Mitologia delle Costellazioni

Hercules, Herculis (Her)

presentato da Gianluca Masi, Ceccano (FR) Italy





Costellazione antichissima, essa rappresenta il grande eroe Eracle (Ercole), figlio di Zeus e Alcmene, moglie di Anfitrione. Egli divenne immortale quando riusci' a suggere furtivamente dal seno di Era addormentata, con la complicita' di Zeus stesso e di Ermete. Nell'occasione si determino' la creazione della Via Lattea: svegliatasi, Era allontano' il bambino, ma il latte fini' sulla volta celeste, lasciando la celebre "traccia". Questo episodio, unitamente all'ira per il tradimento, spiega perche' Era odiera' Eracle e, non potendolo uccidere, cerchera' di complicargli la vita all'inverosimile. L'eroe, infatti, sotto la malvagia influenza della dea, uccise i suoi figli per poi recarsi, pentito, presso l'oracolo di Delfi, onde conoscere come espiare quella colpa. Gli fu comunicato allora che doveva presentarsi presso il re Euristeo, di Micene, e servirlo. Fu cosi' che Euristeo affido' ad Eracle dieci compiti impossibili, cui se ne aggiunsero altri due, da cui le leggendarie Dodici Fatiche, tra le quali ricordiamo le piu' famose.

Nella prima fatica, Eracle uccise il terribile leone di Nemea (rappresentato dalla costellazione del Leone), animale del quale da allora vesti' la pelle.
Nella seconda fatica egli dovette uccidere l'Idra, un mostro sanguinario, compito nel quale fu ostacolato da un granchio. Alla fine, aiutato anche dal suo cocchiere Iolao, riusci' nell'impresa. Sia l'Idra che il Granchio sono rappresentati sulla volta celeste.
La quinta fatica consistette nella pulizia delle stalle del re Augia, che Eracle porto' a termine deviando il corso di due fiumi.
Nella decima fatica Eracle dovette rubare il bestiame a Gerione, un mostro con tre corpi, che l'eroe uccise con una sola freccia.
Delle due fatiche aggiuntive ricordiamo la dodicesima, la cattura del mitologico guardiano dell'Oltretomba, Cerbero, il cane dalle tre teste. Eracle lo catturo' con la forza delle sua braccia.

Alla fine, al nostro eroe fu concessa la liberta'

Eracle sposo' Deianira, figlia del Re Eneo. Un giorno, dovendo attraversare un torrente assieme alla sua sposa, chiese aiuto al Centauro Nesso, al quale fu affidata Deianira; Eracle guado' il torrente a nuoto. Ma il Centauro tento' di approfittare della donna e cosi' l'eroe lo colpi' con una freccia intinta nel sangue mortale dell'Idra. Nesso, morente, convinse Deianira a conservare parte del suo sangue, attribuendogli il potere di rendere il suo sposo fedele. La donna se ne convinse e un giorno, sospettando l'infedelta' del marito, cosparse con esso una veste di Eracle, che, indossatola, fu assalito da atroci dolori. Si costrui' allora una pira sul Monte Eta, distruggendo la sua parte mortale. Il suo spirito si uni' agli Dei e Zeus pose la sua costellazione nel cielo.
 
 

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