Nuovi asteroidi


1998 DA (al centro) e 3521-Comrie

scoperti da Gianluca Masi, Ceccano (FR) Italy



Questa pagina fornisce alcuni dettagli sulle circostanze della scoperta relativamente agli asteroidi individuati presso l'osservatorio. Vengono anche riportate le Minor Planet Electronic Circulars (MPEC) dove sono stati pubblicati gli elementi orbitali di volta in volta disponibili, nonche' alcune animazioni. Finora sono stati scoperti i seguenti asteroidi: 1998 DA (10931), 1998 TL7, 1999 CN10, 1999 CL12, 1999 NC1, 1999 PK, 1999 QV1, 1999 RA, 1999 RN, 1999 RS2, 1999 RL35, 1999 TN4, 1999 TZ10.
 


(10931)-Ceccano

La notte del 16 febbraio 1998 ho scoperto un nuovo asteroide, che ha ottenuto la designazione provvisoria 1998 DA. Il ritrovamento e' avvenuto mentre seguivo, nell'ambito della mia attivita' Astrometrica, alcuni oggetti 'critici' consigliati dal Minor Planet Center. Le osservazioni che ho compiuto nei tre giorni successivi hanno permesso il calcolo di un'orbita preliminare che ha consentito a Gareth V. Williams, del MPC, di collegare il nuovo oggetto ad uno osservato nel 1987 (1987 UO). La nuova designazione, comunque, e' stata adottata come corrente. Gli elementi orbitali sono stati pubblicati sulle seguenti circolari MPEC: 

1) 1998-D07;
2) 1998-D08;
3) 1998-D11;
4) 1998-D14;
5) 1998-E01;
6) 1998-E06;
7) 1998-E28;
8) 1998-F07;
9) 1998-H10;
10)1999-K01;
11)1999-K32;
12)1999-L26;
13)1999-M02.

L'animazione di sopra e' relativa al 18 febbraio. 1998 DA e' visibile al centro dell'immagine, mentre in basso a sinistra si trova 3521-Comrie, seguendo il quale ho trovato il nuovo oggetto. Entrambi sono facilmente identificabili grazie al loro movimento rispetto alle stelle di campo. Sara' necessario seguire il pianetino per le prossime opposizioni, onde ottenere la sua numerazione definitiva. Cosiderando quanto riportato sull'ultima MPEC citata sopra, al momento e' classificato come un oggetto con quattro opposizioni.
L'oggetto, dopo essere stato numerato sulla MPC 34805, e' stato chiamato,su proposta dello scopritore, Ceccano, dalla cittadina nel cui territorio ricade l'osservatorio.
Gli strumenti che sono stati impiegati sono un Celestron CG-11 (280 mm, f/6.3) una camera CCD SBIG ST-7. Le immagini sono state analizzate ed elaborate mediante CCDSoft, QMiPS32 e Astrometrica. I primi controlli sono stati effettuati con il planetario TheSky, prima di passare al controllo definitivo sul sito web dell'MPC.





1998 TL7

Il 15 ottobre 1998, sempre nel corso dell'ordinaria attivita' di misura di asteroidi gia' noti (1994 PA19), ho individuato un altro nuovo pianetino, 1998 TL7. L'oggetto si trovava nella costellazione dei Pesci. A causa del maltempo, non sono riuscito ad effettuare personalmente le osservazioni di seconda notte, necessarie per ottenere la designazione. Mi sono pertanto rivolto a colleghi astrofili, affinche' rintracciassero l'oggetto prima che andasse perduto. Il 19 ottobre, il mio amico Bob Linderholm, NE (USA), otteneva due eccellenti riprese CCD del campo individuato dalle coordinate che gli avevo fornito, recuperando l'asteroide. Questa animazione e' stata ottenuta da due delle sue immagini e mostra con evidenza il nuovo pianetino, che appare in movimento rispetto alle stelle di fondo. Le misure ottenute da questi frame hanno permesso il rilascio della designazione da parte del Minor Planet Center. Naturalmente, occorrera' seguire l'oggetto al fine di ottenere un'orbita preliminare utile per il ritrovamento del corpo alla sua prossima opposizione. Ringrazio Bob e anche Gordon Garradd (Australia) per le loro preziose osservazioni.
Gli elementi orbitali sono stati pubblicati sulle seguenti circolari MPEC: 

1) 1998-V07;
2) 1998-V27;
3) 1998-X04;
4) 1998-X18.

Gli strumenti che sono stati impiegati sono un Celestron CG-11, portato a f/3.3 mediante un riduttore Opetc MAXField 0.33X, e una camera CCD SBIG ST-7. Le immagini sono state analizzate ed elaborate mediante CCDSoft, QMiPS32 e Astrometrica. I primi controlli sono stati effettuati con il planetario TheSky, prima di passare al controllo definitivo sul sito web dell'MPC.





1999 CN10

Il 13 febbraio 1999, non molto lontano, angolarmente, dalla stella Regolo (alfa Leonis), ho individuato l'asteroide 1999 CN10, ben evidente in tutti e quattro i frame ripresi. Le osservazioni di seconda notte sono state effettuate il 16 febbraio e le posizioni erano in buon accordo con quelle previste dal metodo di Vaisala. Questa animazione mostra il pianetino cosi' come appariva nelle immagini della scoperta, quando brillava di magnitudine 17.5. Brian Marsden, direttore del Minor Planet Center, ha collegato l'oggetto a 1997 UJ25, la designazione corrente restando quella attribuita al sottoscritto. Gli elementi orbitali sono stati pubblicati sulle seguenti circolari MPEC:

1) 1999-D09;
2) 1999-D11;
3) 1999-D18;
4) 1999-E13;
5) 1999-E19;
6) 1999-E24;
7) 1999-F03;
8) 1999-F09;
9) 1999-F18;
10) 1999-F19;
11) 1999-F36;
12) 1999-H36.

Sono stati impiegati un Celestron CG-11, operante a f/3.3, e una camera CCD SBIG ST-7. Le immagini sono state analizzate ed elaborate mediante CCDSoft, QMiPS32 e Astrometrica. I primi controlli sono stati effettuati con il planetario TheSky, prima di passare al controllo definitivo sul sito web dell'MPC.





1999 CL12

Questo nuovo asteroide, da me scoperto il 14 febbraio, poche ore dopo 1999 CN10, si trovava a qualche primo d'arco dal precedente ed era leggermente piu' debole. L'animazione mostra, come al solito, il moto del pianetino tra le stelle, ed e' stata ottenuta proprio dalle immagini di scoperta. Le osservazioni di seconda notte venivano compiute aasieme a quelle per 1999 CN 10. Gli elementi orbitali di questo pianetino sono stati pubblicati sulle seguenti circolari MPEC:

1) 1999-D11;
2) 1999-D18;
3) 1999-E13;
4) 1999-E21;
5) 1999-F26 ;
6) 1999-F36;
7) 2000-Y26.

Gli strumenti che sono stati impiegati sono un Celestron CG-11, portato a f/3.3 mediante un riduttore Opetc MAXField 0.33X, e una camera CCD SBIG ST-7. Le immagini sono state analizzate ed elaborate mediante CCDSoft, QMiPS32 e Astrometrica. I primi controlli sono stati effettuati con il planetario TheSky, prima di passare al controllo definitivo sul sito web dell'MPC.





1999 NC1

La notte tra l'11 e il 12 luglio, durante una sessione osservativa mirata alla ricerca di nuovi pianetini, ho individuato, nella costellazione del Sagittario, l'oggetto ora catalogato come 1999 NC1. L'asteroide si trovava proiettato su una regione di cielo ad alta densita' stellare (in prossimita' del piano galattico), sicche' il suo riconoscimento e' stato assai difficile. Le operazioni di misura della posizione si sono rivelate alquanto complesse, poiche' l'oggetto era quasi sempre vicino ad una stella di campo. In particolare, le osservazioni di seconda notte (che ho compiuto tra il 12 e il 13) sono state molto delicate, poiche' il corpo era in transito a meno di 5' dalla stella ni1 Sagittarii, di magnitudine 5.7. Di grande aiuto sono state le posizioni ottenute, su mia richiesta, da Bob Linderholm, NE (USA). L'oggetto si e' rivelato insolitamente brillante, di magnitudine 15.5. Asterodi cosi' luminosi sono ormai difficili da scoprire. Del resto, poiche' l'eclittica e' in estate sempre piuttosto bassa sull'orizzonte, non si puo' sperare di individuare corpi deboli osservando in direzione del centro galattico, a causa della foschia che caratterizza la maggior parte delle serate dei mesi piu' caldi. Questa animazione mostra il pianetino cosi' come appariva nelle immagini della scoperta; si noti l'alta densita' stellare di cui si diceva.
Osservazioni successive hanno permesso a G. Williams, del Minor Planet Center, di identificare l'oggetto con 1996 SM7; quest'ultima e' stata adottata come designazione principale. Pertanto questa puo' essere considerata una riscoperta. Gli elementi orbitali sono stati pubblicati sulle seguenti circolari MPEC (l'oggetto vi figura, naturalmente, come 1996 SM7):

1) 1999-N23;
2) 1999-O09;
3) 2000-Y35.

Sono stati impiegati un Celestron CG-11, operante a f/3.3, e una camera CCD SBIG ST-7. Le immagini sono state analizzate ed elaborate mediante CCDSoft, QMiPS32 e Astrometrica. I primi controlli sono stati effettuati con il planetario TheSky, prima di passare al controllo definitivo sul sito web dell'MPC.





1999 PK

La notte tra il 5 e il 6 agosto, nel corso del programma di ricerca di nuovi asteroidi attivo presso questo osservatorio, ho individuato, in un campo stellare nella costellazione dell'Acquario, questo oggetto il quale, ad un controllo successivo, risultava sconosciuto. Adesso gli e' stata attribuita la designazione 1999 PK. Subito ho notato il suo rapido moto proprio, circa doppio rispetto a quello che mi aspettavo da un pianetino di fascia principale visibile in quella direzione, e la particolare direzione del moto. La sua magnitudine, intorno alla 18, e la sua non notevole altezza sul piano dell'orizzonte non hanno di certo facilitato l'identificazione e le successive misure di posizione. Tra il 6 e il 7 ho effettuato le necessarie conferme, al seguito delle quali la scoperta e' stata riconosciuta. L'oggetto si trovava in una posizione non molto diversa da quella prevista applicando il metodo di Vaisala.
Questa animazione mostra il pianetino cosi' come appariva nelle immagini della scoperta.
Gli elementi orbitali di questo asteroide sono stati pubblicati sulle seguenti circolari MPEC:

1) 1999-P28;
2) 1999-P33;
3) 1999 Q09;
4) 1999 R09;
5) 1999 R12;
6) 1999 R16;
7) 1999 R33;
8) 1999 S10;
9) 1999 T03;
10) 1999 U20;
11) 1999 U23;
12) 2000 Y26.

Utilizzando il software TheSky e gli elementi orbitali pubblicati nell'ultima MPEC citata, ho ottenuto un diagramma dell'orbita. Il semiasse maggiore di poco piu' di 1.9 U.A. e l'elevata inclinazione (24°), pongono questo oggetto nella famiglia degli oggetti di tipo Hungaria.
Sono stati impiegati un Celestron CG-11, operante a f/3.3, e una camera CCD SBIG ST-7. Le immagini sono state analizzate ed elaborate mediante CCDSoft, QMiPS32 e Astrometrica. I primi controlli sono stati effettuati con il planetario TheSky versione 5, prima di passare al controllo definitivo sul sito web dell'MPC.





1999 QV1

La notte tra il 21 e il 22 agosto era in corso una survey volta alla ricerca di corpi minori sconosciuti. In una serie di immagini, relativa ad una regione della costellazione dei Pesci, appariva un oggetto in movimento, insolitamente brillante. Un immediato controllo prima nel database di TheSky e poi via Telnet sui computer del Minor Planet Center indicava che in quella regione non era previsto il transito di alcun oggetto conoscito. Decisamente singolare la direzione del moto del corpo: in quella zona di cielo, eventuali asteroidi di fascia principale dovevavo apparire spostarsi, all'epoca dell'osservazione, principalmente da est verso ovest (moto retrogrado), mentre il corpo in oggetto aveva un comportamento opposto, indizio questo di elementi orbitali piuttosto singolari. Le misure di seconda notte venivano effettuate tra il 23 e il 23, confermando la presenza dell'asteroide, al quale veniva assegnata la designazione 1999 QV1. Questa animazione e' relativa proprio a quest'ultima nottata (nel campo sono visibili alcune galassie). Immediatamente veniva allertato Bob Linderholm, NE (USA), il cui aiuto e' stato assai prezioso in non poche occasioni. L'attivo astrometrista statunitense a sua volta confermava l'oggetto, fornendo altre misure di posizione. Sara' interessante guardare agli elementi orbitali di questo pianetino, per meglio comprendere la sua natura. Il giorno 24 agosto il corpo viene inserito nella NEO Confirmation Page del Minor Planet Center. Poco prima del 26/8/99 il corpo usciva dalla pagina di cui si e' detto, dopo che si erano raccolte complessivamente 40 misure di posizione. Gli elementi orbitali sono stati pubblicati sulle seguenti circolari MPECs:

1) 1999-Q12;
2) 1999-Q15
3) 1999 R09;
4) 1999 R10;
5) 1999 R12;
6) 1999 R13;
7) 1999 R40;
8) 1999 T03;
9) 1999 T11;
10) 1999 U20;
11) 1999 U23,
12) 1999 V31.

Nella MPEC 1999 R13 l'oggetto figura con un'orbita ottenuta con osservazioni raccolte in 46 giorni, segno che esso e' stato collegato con un corpo di cui esistevano solo misure di singola notte.
Sono stati impiegati un Celestron CG-11, operante a f/3.3, e una camera CCD SBIG ST-7. Le immagini sono state analizzate ed elaborate mediante CCDSoft, QMiPS32 e Astrometrica. I primi controlli sono stati effettuati con il planetario TheSky versione 5, prima di passare al controllo definitivo sul sito web dell'MPC.





1999 RA

Il 1 settembre 1999, sempre nell'ambito della survey attiva presso questo osservatorio e mirata alla ricerca di asteroidi sconosciuti, veniva individuato, nella costellazione del Capricorno, un oggetto non riportato nel database del Minor Planet Center, che e' stato consultato dopo un controllo sul campo effettuato con il software TheSky. Esso risultava inusualmente brillante (mag. 16.2), sebbene sia stato osservato dopo l'opposizione (generalmente non si cercano asteroidi dopo l'opposizione, perche' essi sono solitamente piu' deboli e sono prossimi alla fine della loro finestra osservativa). Questa animazione e' relativa proprio alle immagini di scoperta: l'oggetto si muove principalmente in declinazione, essendo probabilmente prossimo ad uno dei suoi punti stazionari (passagio da moto retrogrado a diretto). Il 2 settembre venivano ottenute le indispensabili misure di seconda notte: l'oggetto veniva recuperato in una posizione sensibilmente diversa da quella prevista con il metodo di Vaisala, probabilmente perche' il pianetino aveva ripreso il moto diretto, confermando che al momento della scoperta l'oggetto non era distante da un punto stazionario. Il Minor Planet Center rilasciava, a questo punto, la designazione 1999 RA. Gli elementi orbitali sono stati pubblicati sulle seguenti circolari MPECs:

1) 1999 R09;
2) 1999 R11;
3) 1999 R12;
4) 1999 R13;
5) 1999 R16;
6) 1999 R20;
7) 1999 R27;
8) 1999 R40;
9) 1999 S10;
10) 1999 S17;
11) 1999 S19;
12) 1999 T03;
13) 1999 T09;
14) 1999 T38;
15) 1999 U01;
16) 1999 V38;
17) 2001 A27.

Nella MPEC 1999 R13 l'oggetto figura con un'orbita ottenuta con osservazioni raccolte in 108 giorni, segno che esso e' stato collegato con un corpo di cui esistevano solo misure di singola notte.
Sono stati impiegati un Celestron CG-11, operante a f/3.3, e una camera CCD SBIG ST-7. Le immagini sono state analizzate ed elaborate mediante CCDSoft. I primi controlli sono stati effettuati con il planetario TheSky versione 5, prima di passare al controllo definitivo sul sito web dell'MPC.





1999 RN

Il 3 settembre 1999, in un campo stellare nella costellazione dei Pesci, ho individuato un asteroide che, ad un controllo eseguito con TheSky, risultava assente dall'archivio del Lowell Observatory. Questo riscontro trovava conferma presso il database del Minor Planet Center. Il pianetino brillava di magnitudine 18.4. A causa del maltempo, le misure di seconda notte sono state ottenute in condizioni di fortuna, approfittando della sola mezz'ora di sereno avuta tra il 4 e il 5 settembre; l'asteroide veniva recuperato in una posizione in buon accordo con con quella prevista dal metodo di Vaisala. La designazione ufficiale, rilasciata dal Minor Planet Center e' 1999 RN. Dalle immagini di seconda notte e' stata ottenuta Questa animazione, in cui il pianetino si mostra in moto rispetto alle stelle di fondo. Gli elementi orbitali sono stati pubblicati sulle seguenti circolari MPECs:

1) 1999 R12;
2) 1999 R13;
3) 1999 R20;
4) 1999 R40;
5) 1999 R46;
6) 1999 S10;
7) 1999 S16;
8) 1999 S19;
9) 1999 T03;
10) 1999 T09;
11) 1999 T49,
12) 1999 U26;
13) 1999 V10.

Nella MPEC 1999 R13 l'oggetto figura con un'orbita ottenuta con osservazioni raccolte in 15 giorni, segno che esso e' stato collegato con un corpo di cui esistevano solo misure di singola notte.
Sono stati impiegati un Celestron CG-11, operante a f/3.3, e una camera CCD SBIG ST-7. Le immagini sono state analizzate ed elaborate mediante CCDSoft. I primi controlli sono stati effettuati con il planetario TheSky versione 5, prima di passare al controllo definitivo sul sito web dell'MPC.





1999 RS2

Il 6 settembre 1999 veniva individuato, nella costellazione dell'Acquario,un oggetto di magnitudine circa 17. Nella zona non era previsto il transito di alcun oggetto conosciuto, secondo l'esito di un controllo mediante TheSky e sul sito del Minor Planet Center. Le osservazioni di seconda notte, compiute circa ventiquattro ore dopo, confermavano la scoperta. Dalle immagini del primo rilevamento e' stata tratta questa animazione. Il Minor Planet Center rilasciava, a questo punto, la designazione 1999 RS2. Gli elementi orbitali sono stati pubblicati sulle seguenti MPECs:

1) 1999 R16;
2) 1999 R20;
3) 1999 R46;
4) 1999 S10;
5) 1999 T03;
6) 1999 T22;
7) 1999 V10;
8) 1999 V15;
9) 2000 Y44.

Nella circolare MPEC 1999 V15, G. V. Williams ha linkato l'oggetto a 1998 FX144, ma al designazione principale e' 1999 RS2.
Sono stati impiegati un Celestron CG-11, operante a f/3.3, e una camera CCD SBIG ST-7. Le immagini sono state analizzate ed elaborate mediante CCDSoft. I primi controlli sono stati effettuati con il planetario TheSky versione 5, prima di passare al controllo definitivo sul sito web dell'MPC.





1999 RL35

Il giorno 11 settembre 1999, nel corso di osservazioni astrometriche volte a misurare oggetti di recente scoperta, ho individuato, nella costellazione dei Pesci ,un oggetto di magnitudine circa 18. Nella zona, secondo l'esito di un controllo mediante TheSky e sul sito del Minor Planet Center, non era previsto il transito di alcun oggetto conosciuto . Le osservazioni di seconda notte, compiute il 12 settembre, confermavano la scoperta. Questa animazione mostra l'aspetto del pianetino cosi' come appariva nelle immagini del giorno 11. Il Minor Planet Center ha attribuito al corpo la designazione 1999 RL35. Gli elementi orbitali sono stati pubblicati sulle seguenti MPECs:

1) 1999 R46;
2) 1999 S10;
3) 1999 S11;
4) 1999 S13;
5) 1999 S15;
6) 1999 S19;
7) 1999 T03;
8) 1999 T40;
9) 1999 T11;
10) 1999 U09;
11) 1999 U18;
12) 1999 U26;
13) 1999 V10;
14) 2000 Y42;
15) 2001 A19;
16) 2001 A27.

Nella MPEC 1999 S13, G. V. Williams ha linkato l'oggetto con 1979 QG1, la designazione principale restando 1999 RL35, che cosi' adesso risulta come un oggetto osservato in tre opposizioni.
Sono stati impiegati un Celestron CG-11, operante a f/3.3, e una camera CCD SBIG ST-7. Le immagini sono state analizzate ed elaborate mediante CCDSoft. I primi controlli sono stati effettuati con il planetario TheSky versione 5, prima di passare al controllo definitivo sul sito web dell'MPC.





1999 TN4

Il 4 ottobre 1999, nel corso di osservazioni astrometriche volte a misurare oggetti near-earth, nella costellazione dei Pesci, ho individuato un pianetino risultato essere, ad un controllo eseguito come consuetudine, sconosciuto. In seguito alle osservazioni di conferma, effettuate la notte successiva, il Minor Planet Center assegnava la designazione 1999 TN4. L'animazione mostra il pianetino cosi' come appariva nelle immagini di scoperta (1999 TN4 e' visibile in basso a destra; l'oggetto nei pressi del centro e' 7547). Gli elementi orbitali sono stati pubblicati sulle seguenti MPECs:

1) 1999 T40;
2) 1999 T41;
3) 1999 U01.

Sono stati impiegati un Celestron CG-11, operante a f/3.3, e una camera CCD SBIG ST-7. Le immagini sono state analizzate ed elaborate mediante CCDSoft. I primi controlli sono stati effettuati con il planetario TheSky versione 5, prima di passare al controllo definitivo sul sito web dell'MPC.





1999 TZ10

Il giorno 8 ottobre 1999, nella costellazione di Pegaso, un oggetto in movimento veniva identificato in una serie di frame acquisiti non molto lontano, angolarmente, da Algenib, la Gamma Pegasi. Per vari motivi non e' stato possibile riprendere direttamente le necessarie immagini di conferma nei giorni successivi e si e' richiesta la collaborazione di altri osservatori. L. Robinson, D. Dixon e G. Hug hanno effettuato le misure astrometriche indispensabili per il rilascio della designazione (1999 TZ10) e il loro aiuto è stato assai apprezzato. In questa animazione e' possibile vedere 1999 TZ10 cosi' come appariva direttamente sulle immagini di scoperta. Gli elementi orbitali sono stati pubblicati sulle seguenti MPECs:

1) 1999 U01;
2) 1999 U23;
3) 1999 V16.

Sono stati impiegati un Celestron CG-11, operante a f/3.3, e una camera CCD SBIG ST-7. Le immagini sono state analizzate ed elaborate mediante CCDSoft. I primi controlli sono stati effettuati con il planetario TheSky versione 5, prima di passare al controllo definitivo sul sito web dell'MPC. 





2000 YJ8

Il giorno 22 dicembre 2000, nella costellazione dei Gemelli, durante una sessione osservativa mirante a recuperare l'asteroide 1999 RL35, da me precedentemente scoperto, ho individuato un debole oggetto diversi primi a nord. Un primissimo controllo permetteva di concludere che si trattava di un corpo nuovo. Delle tre immagini ottenute, solo due erano utilizzabili, poiche' in una di esse l'oggetto era piuttosto vicino ad una stella. Per via delle avverse condizioni meteo, per le necessarie osservazioni di seconda notte, ho dovuto chiedere il supporto di altri osservatori. Tra questi, Peter Kusnirak, dell'osservatorio di Ondrejov, riusciva a riprenderlo, ottenendone quattro immagini. I suoi dati hanno permesso il rilascio della designazione, 2000 YJ8. Anche Jim Roe, Mexico, lo riprendeva e i suoi dati sono stati inviati al Minor Planet Center. Jim lo ha pure osservato nelle nottate successive, al fine di avere un'orbita. In questa animazione e' possibile vedere 2000 YJ8 cosi' come appariva direttamente sulle immagini di scoperta. Esso si trova non distante dal centro delle immagini ed appare in movimento.
Gli elementi orbitali sono stati pubblicati sulle seguenti MPECs:

1) 2000 Y44;
2) 2001 A16;
3) 2001 A27.

Sulla Circolare MPEC 2001-A27T. Spahr ha collegato l'oggetto a 1996 XF18, restando comunque 2000 YJ8 la designazione principale. Sono stati impiegati un Celestron CG-11, operante a f/3.3, e una camera CCD SBIG ST-7. Le immagini sono state analizzate ed elaborate mediante CCDSoft. I primi controlli sono stati effettuati con il planetario TheSky versione 5, prima di passare al controllo definitivo sul sito web dell'MPC. 





Effemeridi per gli asteroidi scoperti presso l'osservatorio Bellatrix


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