Nota sull'autore


L'autore dinanzi ad una delle unità del VLT, Paranal - ESO Cile.

Gianluca Masi, Ceccano (FR) Italy



    Ho trentatre anni e osservo da Ceccano (FR), 90 km a sud di Roma. Mi sono  laureato a pieni voti in fisica, indirizzo astrofisico, presso l'Università "La Sapienza" di Roma e attualmente sto svolgendo il Dottorato di Ricerca in Astronomia presso l'Università di Roma Tor Vergata"; sono appassionato di astronomia dal 1980. Ho iniziato a praticare questo hobby in un modo singolare: un giorno, quando avevo otto anni, mi imbattei in un libro dal titolo assai invitante, "La conquista del cielo". Tenendolo tra le mani, finii per restare definitivamente affascinato da quegli argomenti, specialmente dalle immagini di nebulose e galassie. Nel 1983 ricevetti il mio primo telescopio, un rifrattore da 6 cm, utilizzando il quale vidi la Luna, le principali stelle doppie e la Grande Nebulosa di Orione.
    Nel 1985 acquistai un nuovo strumento, che uso tutt'ora: un riflettore Vixen SP R-150S, da 15 cm - f/5. Esso e' di ottima fattura e ne apprezzo particolarmente la bontà della montatura. Ho osservato molti oggetti del profondo cielo, soprattutto galassie e ammassi stellari. Trascorsi tre anni, decisi di cimentarmi con l'astrofotografia e così, dopo un intenso periodo di studi, presi le mie prime immagini. Col tempo la tecnica migliorò e alcune fotografie finirono su alcuni periodici specializzati, come "l'Astronomia" , "Il Cielo" (Italia), "Star Observer" (Austria) e l'importante enciclopedia "Astronomia". Il 4 agosto 1989 sono stato il primo in Italia a riprendere la scomparsa di una delle bande equatoriali del pianeta Giove. Attualmente curo la rubrica dedicata alle stelle variabili sulla rivista "Le Stelle".
    Relativamente ai miei interessi scientifici, mi sono occupato  particolarmente della questione della scala delle distanze cosmologiche e della determinazione della costante di Hubble; Mi sono poi occupato di strategie di ricerca dei Near-Earth Objects (NEO), più specificatamente degli Inner-Earth Objects (IEO), caratterizzati dall'avere orbite completamente interne a quelle della Terra (se ne conoscono, ad oggi, solo due; la mia attività osservativa mi vede coinvolto anche nel progetto CINEOS, presso l'Osservatorio Astronomico di Campo Imperatore). Partecipo fattivamente alle attività dell'Osservatorio Astronomico di Campo Catino. Ho lavorato per circa quattro mesi presso l'European Southern Observatory (ESO), Cile, ove ho condotto un programma di osservazioni fotometriche ed astrometriche di NEO e comete dall'osservatorio di La Silla. Attualmente mi occupo di fotometria di NEO, in stretta collaborazione con l'Ondrejov NEO Program.

    Dal 1992 sono membro dell'Ulysses Comet Watch Network. Nello stesso periodo ho iniziato ad avvicinarmi ad un nuovo argomento: la tecnologia CCD (Charge Coupled Device) e la sua utilità nel campo astronomico. Uno dei periodi più intensi della mia vita astronomica e' stato il passaggio della cometa Hale-Bopp, che ho seguito per un lungo periodo di tempo, soprattutto quando essa era particolarmente brillante. Ho ripreso oltre 500 immagini, impiegando una camera CCD SBIG ST-7 assieme al mio telescopio. Molte di esse sono state presentate nei siti web predisposti dalla NASA e dal JPL. L'analisi delle immagini ha permesso uno studio nell'ambito dell'Università' di Roma "La Sapienza". Attualmente partecipo al programma "Small Telescope Science Program", voluto dal team della missione spaziale Deep Impact ( NASA, JPL, Ball Corporation) e che consiste nel monitoraggio della cometa Tempel 1, che sarà oggetto di un importante studio nel 2005.
    Ho pensato di realizzare un sito personale per poter presentare i migliori risultati ottenuti con la mia strumentazione, altri servizi e cose interessanti (spero!). Il 1 agosto 1997 ho scoperto una stella variabile nei pressi della celebre nebulosa Dumbbell (M27). Effettuo sistematicamente misure astrometriche di asteroidi e comete, che invio al Minor Planet Center e ho scoperto gli asteroidi 1998 DA, 1998 TL7, 1999 CN10, 1999 CL12, 1999 NC1, 1999 PK, 1999QV1, 1999 RA, 1999 RN, 1999 RS2, 1999 RL35, 1999 TN4, 1999 TZ10 e 2000 YJ8; sono coscopritore di 1998 SY2, 1999 RQ32, 1999 RC34, 1999 RR34, 1999 TO, 1999 TP, 1999 TQ, 1999 XS38, 1999 XT38, 1999 XE104, 1999 XF104, 2002 NJ34, 2002 OQ7. Sul numero di febbraio 1998 della prestigiosa rivista americana "Sky & Telescope" e' stato pubblicato un mio articolo sull'impiego di camere CCD con piccoli telescopi, sotto cieli cittadini. Sono membro dell'American Association of Variable Star Observers (AAVSO). Sono membro del VSNET collaboration Team, coordinato dal Dipartimento di Astronomia dell'Universita' di Kyoto. Effettuo osservazioni di alcune stelle variabili cataclismiche (faccio parte del Center for Backyard Astrophysics, coordinato dalla Columbia University, NY - di cui il mio osservatorio costituisce la stazione italiana) e supernovae. Su queste ultime, alcune mie misure vengono pubblicate sulle Circolari dell'International Astronomical Union. Questo ulteriore incremento di attività è stato possibile grazie alla disponibilita' di un telescopio di maggiore diametro (Celestron CG-11). Ho in programma lo studio fotometrico di stelle variabili in più colori. Ho realizzato un software utile all'appassionato del cielo. 

    Anche l'attività divulgativa è stata piuttosto animata, sempre con ottimo riscontro da parte del pubblico; in particolare ricordo: la serata di osservazione pubblica, Ceccano (FR, luglio 1988); la conferenza presso la Biblioteca Comunale di Ceccano (FR), in occasione del passaggio della cometa Hale-Bopp (aprile 1997); la conferenza presso la Biblioteca Comunale di Ceccano (FR) in occasione dell'assegnazione, su mia proposta, del nome "Ceccano" all'asteroide 10931 da me scoperto ( gennaio 2000; foto); la conferenza alla DeepCon 2, presso il Centro Congressi "Ambasciatori, Fiuggi (marzo 2001; foto 1, foto 2); la conferenza alla DeepCon 3, presso il Centro Congressi "Ambasciatori, Fiuggi (marzo 2002).

    Da ottobre 2004 collaboro con il Nuovo Planetario di Roma

    Il 21 giugno 2003 la Pro-Loco di Ceccano mi ha conferito il "Premio Pro-Loco 2003"; la cerimonia ha incluso una mia conferenza con immagini del cielo australe, ottenute durante il mio soggiorno all'ESO.

    Il 13 settembre 2003 mi è stato conferito il Premio Ruggieri, dell'Unione Astrofili Italiani (nella foto, di Paolo Colona, ricevo il premio da Luigi Baldinelli, alla mia destra).

    Il 10 ottobre mi è stato conferito il premio "La Ciociara".

    L'asteroide (21795) e' chiamato "Masi" in mio onore, in riconoscimento alle attività svolte nel campo astronomico.

    La NASA ha realizzato un sito Internet per introdurre i giovani allo studio delle scienze spaziali, considerando il caso del sottoscritto come esempio di lavoro in questo campo.

    Amo la musica classica, con un debole particolare per Bach, Brahms e Mahler. Trovo molto interessante conoscere la storia dei grandi compositori e vedere come alcuni loro capolavori siano stati ispirati dalla visione della volta celeste.


    Voglio mostrare, con la mia attività, che anche impiegando un telescopio dalle dimensioni non eccessive si possono ottenere notevoli risultati. E spero che quanti apprezzino questo sforzo vadano a cimentarsi personalmente con questa sfida.
 

    Pubblicazioni (questo link non include le pubblicazioni su riviste divulgative e/o quotidiani)

Gianluca Masi.
 

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